
Negli scorsi giorni è venuto fuori uno scandalo che ha visto coinvolti Huawei e un dirigente che ha confermato che l’azienda ha sviluppato la EMUI in maniera tale da riconoscere le app dei test benchmark e “imbrogliare” eliminando qualsiasi limite di throttling. A questo proposito, vi segnaliamo che UL (società madre del benchmark 3DMark) ha deciso di rimuovere quattro dei dispositivi di Huawei dalle classifiche.
Gli smartphone interessati sono P20 Pro, nova 3, Honor Play e P20. Tutti i telefoni delistati non saranno più classificati sul benchmark 3DMark e appariranno in fondo all’elenco dei migliori smartphone.
La decisione si è resa necessaria dopo aver testato i quattro smartphone Huawei sia con la versione pubblica dell’app 3DMark sia con quella privata che l’azienda fornisce ai produttori. Vi erano discrepanze nei risultati tali che nei test privati erano inferiori del 47% rispetto all’app pubblica.
In seguito all’eliminazione dei punteggi dei quattro smartphone incriminati, UL ha contattato Huawei e la società ha promesso di “…fornire agli utenti l’accesso alla “Modalità Performance “in modo che possano utilizzare la massima potenza del proprio dispositivo quando necessario.“
Ricordiamo che non si tratta della prima volta che un’azienda di smartphone viene accusata di imbrogliare sui benchmark per far apparire i propri smartphone più potenti di quello che effettivamente sono. OnePlus è stata beccata per aver agito nella stessa maniera di Huawei, ovvero sopprimendo tutti i limiti che avrebbero posto la CPU e la GPU in fase di throttling.
Prima di lasciarvi, vi vogliamo anche ricordare che il prossimo Huawei Watch avrà autonomia prolungata e sarà basato sulla IA.