Qualche tempo fa YouTube ha incominciato a testare un nuovo genere di pubblicità che non può essere saltato. Tali test sono andati talmente bene che i responsabili hanno deciso di espanderle a tutti i canali che sono eleggibili per la monetizzazione. Messe a disposizione in maniera opzionale, hanno un valore di monetizzazione sicuramente più elevato rispetto alle pubblicità tradizionali.
Dal momento che gli inserzionisti sono maggiormente orientati verso questo genere di pubblicità, è chiaro che molti canali decideranno di abilitarle per incrementare i ricavi dai vari video prodotti. Inoltre, YouTube ha sviluppato un tool che permette ai canali, con un singolo click, di abilitare questo nuovo genere di pubblicità anche per tutto il catalogo di video già pubblicati.
La decisione di YouTube è ovviamente orientata a fidelizzare non solo gli inserzionisti ma anche i creators. Non è un segreto infatti che alcuni dei più popolari streaming sono stati corteggiati da servizi di streaming rivali per “cambiare squadra”.
Come se non bastasse, considerando che ad ogni pubblicità inserita nella piattaforma una parte va nelle casse del colosso di Mountain View, l’espansione delle pubblicità non ignorabili farà innalzare anche i ricavi dell’azienda.
Dal punto di vista degli utenti, nonostante si tratti di una negatività non da poco rispetto ad oggi, non sarà certo la fine del mondo. Questo anche grazie alla nuova politica di YouTube che, da gennaio, impone che queste pubblicità non siano più lunghe di 20 secondi.
Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che YouTube per Android finalmente si è arricchita della Dark Mode e che, al fine di chiudere il gap con i servizi concorrenti, YouTube Music verrà aggiornato con cadenza bisettimanale.