
Dopo essere stato protagonista di qualche indiscrezione nel corso dei passati giorni, il Fitbit Charge 3 è stato finalmente presentato ufficialmente. Si tratta della quarta generazione di fitness tracker dell’azienda (al primo modello di Fitbit si è aggiunta poi la versione HR). Non si tratta di una rivoluzione in termini di design dal precedente modello ma lo è sicuramente nel modo in cui è possibile interagire con esso.
La novità principale del Fitbit Charge 3 è il display touchscreen. A differenza del precedente modello che è dotato di una UI navigabile solo attraverso dei tap, il Fitbit Charge 3 può contare su un’interfaccia vera e propria fatta di swipe laterali che, fra le altre cose, permettono anche di accedere a una sorta di tendina delle notifiche.
Novità e mancate novità
Fitbit Charge 3 è anche il primo wearable con un pulsante induttivo, ovvero un pulsante touch che non ha alcuna parte mobile. Si tratta della stessa idea che probabilmente vedremo introdotta sugli Apple Watch Series 4 il prossimo settembre.
Esattamente come il modello di terza generazione, la memoria integrata consente di salvare i dati dei movimenti ed i dati del battito cardiaco, a intervalli di 1 secondo, per una settimana completa. Senza i dati del battito cardiaco, è possibile memorizzare i 30 giorni precedenti. Chiaramente non appena avviene la sincronizzazione con lo smartphone, la memoria viene cancellata.
La durata della batteria del wearable è stimata in 7 giorni.
A proposito di smartphone e per il dispiacere di molti, il Fitbit Charge 3 non è dotato di GPS. Per una misurazione accurata degli allenamenti bisognerà sempre portarsi dietro uno smartphone e sfruttare il GPS presente lì. In alternativa, si può optare per Fitbit Versa.
Fitbit Charge 3 è già disponibile in preordine sul sito ufficialea 149,90 euro con spedizione in 6 – 8 settimane, mentre la Special Edition (con l’aggiunta del chip NFC) è disponibile in preordine a 169,90 euro con spedizione da Novembre. I cinturini invece hanno un costo di 69 euro.