
Google ha sempre dovuto affrontare un’aura di scetticismo e di proteste per via della sua presunta pratica anti competitiva sul fronte Android, in quanto costringe i produttori di smartphone a pre-installare alcuni dei suoi servizi per poter aver accesso ai Play Services e al Play Store.
A questo proposito, vi segnaliamo che l’Unione Europea potrebbe prendere una decisione drastica per impedire il semi monopolio che l’azienda ha su Android, bloccando la pre-installazione di due delle più importanti app per l’azienda, ovvero Ricerca e Chrome.
La punizione che deve essere presentata da Margrethe Vestager, il capo della competizione dell’Unione Europea, è una multa che dovrebbe raggiungere una cifra a 9 zeri. Questa non è la prima volta che Google ha avuto problemi nell’UE. Nel 2016, al colosso è stato ordinato di smettere di dare un incentivo finanziario agli OEM per offrire la Ricerca esclusivamente su smartphone Android. A seguito di ciò, è stata multata 2,7 miliardi di dollari dalla Commissione Europea.
Ora stiamo di nuovo vedendo qualcosa di simile, dato che Google è stato accusata fondamentalmente di posizione anti competitiva per preinstallare applicazioni Google su smartphone Android.
La sentenza imminente potrebbe significare che Google perderà il diritto di forzare la presenza di queste applicazioni sin dalla fabbrica sugli smartphone Android o che l’azienda potrebbe dover offrire un modo semplice per passare a motori di ricerca e browser alternativi.
Sebbene sia una buona cosa per i consumatori, Google potrebbe riconsiderare la propria strategia di profitto su Android. Con l’app Ricerca, l’azienda può imparare di più sugli utenti e offrire pubblicità più mirate, ove risiedono i profitti reali dell’azienda. Lo stesso vale per Chrome.