
Nonostante Samsung pubblicizzi solo una differenza di SoC fra il Samsung Galaxy S9 venduto a livello internazionale e quello venduto negli USA, in Cina e in Giappone, un’altra differenza la ritroviamo nel sensore fotografico. Non sappiamo quali sono i criteri usati da Samsung per stabilire quale sensore fotografico utilizzare nei vari modelli che vengono prodotti. Tuttavia, sappiamo che la scelta ricade o sul Samsung S5K2L3 o sul Sony IMX345.
Sony IMX345
La struttura generale del Sony IMX345 è simile a quella del modello IMX400, il primo sensore impilabile a 3 strati al mondo equipaggiato sul Sony Xperia XZs.
Samsung S5K2L3 ISOCELL
Il sensore Samsung S5K2L3 ISOCELL Fast imager invece è il primo sensore impilabile a 3 strati di Samsung. I wafer CIS e ISP sono convenzionalmente accoppiati faccia a faccia e collegati elettricamente utilizzando il metodo TSV. Contrariamente alla soluzione adottata da Sony, Samsung ha scelto di assemblare il proprio sensore al di sopra di un chip DRAM standard in maniera tale che si trovi faccia a faccia con l’ISP.
Inutile dire che la qualità di entrambi i sensori è massima. Non avendo a disposizione due Samsung Galaxy S9 aventi a bordo i due sensori fotografici non possiamo fare una comparativa approfondita.
Tuttavia, la logica suggerisce che Samsung abbia fatto di tutto al fine di equilibrare il più possible le varie versioni del suo top di gamma, sia dal punto di vista della potenza (la differenza nei SoC) che da quello della qualità fotografica.