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Il riconoscimento facciale 3D sarà presente solo su pochi smartphone Android nel 2018

Samsung Galaxy S8 riconoscimento facciale

Con l’introduzione di iPhone X e della feature più rumoreggiata di tutte, ovvero il Face ID, sembra che si sia scatenata una corsa all’integrazione di sistemi di riconoscimento facciale 3D negli smartphone Android. In realtà ciò non è vero, dal momento che solo pochi modelli ne faranno uso nel 2018.

La difficoltà maggiore non sta tanto nell’hardware, visto che già diverse aziende sono in grado di garantire delle forniture consistenti, quanto nel software. Trattandosi di un qualcosa che si basa moltissimo sul machine learning, sono necessari tantissimi sample di persone per raggiungere un punto minimo in cui può essere considerato sicuro.

Allo stesso modo, l’utilizzo di hardware di nuovissima generazione e di qualità premium innalza decisamente il costo di produzione.

Vi saranno molte più funzionalità di intelligenza artificiale 

Secondo fonti del settore, i venditori di smartphone sono più interessati a utilizzare le “rimanenze di magazzino” invendute piuttosto che a lavorare su nuove tecnologie, tra cui il riconoscimento facciale 3D e altre piattaforme biometriche.

Come Apple ha scoperto l’anno scorso, ci vuole tempo per accelerare la produzione della tecnologia di rilevamento 3D. Inizialmente Apple aveva una resa di produzione inferiore al 10% su iPhone X, che era attribuita alla complessità delle parti di costruzione per la fotocamera TrueDepth.

Le fonti del settore sottolineano inoltre che per alcuni produttori di smartphone, l’abilitazione delle funzionalità AI sui loro nuovi dispositivi è più importante dell’aggiunta di un sistema di riconoscimento facciale 3D. E ad aiutarli lungo questa rotta vi sono Qualcomm e MediaTek, entrambe le quali stanno progettando chipset con funzionalità AI all’interno.

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