Considerando che si tratta del suo pane quotidiano, è naturale che Google tenga molto alla sicurezza dei dati che vengono raccolti costantemente dalle sue app e da quelle di terze parti. Per tale ragione, il prossimo passo verso una maggiore trasparenza nella raccolta dei dati è l’integrazione di Google Safe Browsing nelle app di terze parti.
A partire dal 30 Gennaio, infatti, tutti gli sviluppatori che raccolgono dati dalle loro app inerenti agli utenti dovranno aggiornarle per mostrare e visualizzare la propria politica sulla privacy.
E se i dati raccolti da questa app non riguardassero la sua funzionalità, l’app dovrà spiegare come verranno utilizzati, in modo che l’utente possa fornire il proprio consenso.
I requisiti del Google Safe Browsing si applicano alle app presenti nel Google Play e anche a quelle esterne. Il team di Google Play ha inoltre pubblicato delle linee guida su come le app dello store devono gestire i dati degli utenti e fornire informazioni.
Come parte di una maggiore attenzione alla sicurezza e alla privacy degli utenti, la tecnologia Google Safe Browsing mostrerà avvisi su app e siti Web che portano a servizi che raccolgono dati personali di un utente senza il suo consenso.
Le app pubblicate sul Google Play hanno criteri specifici per soddisfare l’applicazione del regolamento sul software indesiderato da parte di Google Play.
Per ulteriori informazioni sui criteri che le app dovranno seguire d’ora in avanti in termini di sicurezza dei dati e rispetto della privacy, vi rimandiamo all’articolo pubblicato dalla stessa Google.