Nonostante il sistema operativo Android 7.1 Nougat sia ormai disponibile da diversi mesi, almeno sotto forma di codice AOSP, in questi giorni sono state scoperte delle novità a livello di sicurezza di cui non si era prima a conoscenza. In particolare, parliamo di un “sistema anti panico” nel caso in cui uno smartphone sia stato infettato da un malware.
No, non avete letto male. Si tratta proprio di un sistema anti panico che ha lo scopo, una volta che uno smartphone sia stato infettato, di agire alle spalle dell’utente (anche amministratore) e del malware prendendo il controllo pieno dello smartphone ed eliminando ogni minaccia.
Il codice responsabile dell’attivazione del sistema anti panico è il seguente:
static final int PANIC_PRESS_BACK_COUNT = 4;
static final int PANIC_PRESS_BACK_NOTHING = 0;
static final int PANIC_PRESS_BACK_HOME = 1;
Come potete vedere, l’attivazione avviene attraverso la pressione per 4 volte consecutive del tasto back (chissà quante volte quando un’app va in crash o non risponde premiamo ripetutamente il tasto back).
Perché non è mai stato pubblicizzato su Android 7.1 Nougat?
Si tratta di una funzionalità molto utile e, pur non sapendo ufficialmente il perché Google non ne abbia parlato mai prima d’ora, immaginiamo che possa trattarsi di una questione di sicurezza.
Nel caso foste interessati al funzionamento di questo sistema di sicurezza implementato all’interno del codice AOSP di Android 7.1 Nougat (presente quindi anche negli smartphone e nei tablet che non hanno accesso ai servizi di Google), vi rimandiamo all’articolo dedicato su XDA, dove viene spiegato per filo e per segno, con tanto di teardown approfondito del codice.