
Nonostante Sony abbia sempre realizzato degli smartphone dal valore molto elevato, il suo mercato non è mai decollato, non solo per via di una concorrenza molto serrata ma anche perché il prezzo di vendita non è mai stato “abbordabile”. Fortunatamente nel 2017 sembra che qualcosa sia cambiata, con il Sony Xperia XA1 che rappresenta uno degli smartphone dal rapporto qualità prezzo di Sony migliori di sempre. Inoltre, grazie alla sua compattezza, raggiunge quella fetta di utenti che preferisce smartphone da utilizzare in mobilità, anche con una sola mano.
Dopo circa una decina di giorni di prove e test, siamo pronti a proporvi le nostre considerazione su questo smartphone.
Unboxing
Sony non avrebbe potuto includere una confezione di vendita più minimale, sia nel design che nel contenuto. Completamente bianca, al suo interno trova spazio solo un caricabatterie, un cavo USB Type-C, un paio di auricolari e la classica manualistica cartacea.
Estetica ed Ergonomia
Riprendendo in un certo senso le fattezze degli altri modelli Sony, da questo punto di vista lo smartphone non ci ha delusi. Pur non seguendo la “moda del 2017” che consiste nella riduzione al minimo delle cornici attorno al display, il Sony Xperia XA1 con i suoi angoli molto spigolosi e squadrati (caratteristici della gamma Xperia) si distingue dal resto della concorrenza, proponendo un’estetica molto piacevole.
La scocca è realizzata completamente in policarbonato, tranne per il bordo del frame superiore e inferiore in metallo. Potrebbe fare storcere il naso a molti ma l’utilizzo del policarbonato ha i suoi vantaggi: fa sì che il peso generale dello smartphone sia decisamente inferiore, permette di mascherare tutte le impronte che inevitabilmente si imprimono con l’utilizzo, si graffia con maggiore difficoltà.
Grazie poi al suo aspetto stretto di tutti gli smartphone della sua fascia di mercato: l’utilizzo a una mano viene agevolato dall’avere una forma allungata a “telecomando”.
Hardware e performance
- Dimensioni di 145 x 67 x 8 millimetri
- Peso di 143 grammi
- Display da 5 pollici IPS con risoluzione HD
- SoC MediaTek Helio P20 con CPU Octa Core (Quad core 2.3GHz + Quad core 1.6GHz)
- 3 GB di RAM
- 32 GB di storage interno espandibile via microSD fino a ulteriori 256 GB
- Fotocamera posteriore da 23 Mpixel con sensore Exmor RS da 1/2.3″, apertura f/2.0 e angolo di ripresa di 23 mm
- Fotocamera frontale da 8 Mpixel con obiettivo grandangolare da 23 mm
- Batteria da 2300 mAh con supporto alla tecnologia MediaTek PumpExpress 2.0
- Connettività LTE (4G) Cat4/Cat6, A-GNSS (GPS + GLONASS), Wi-Fi Miracast, Bluetooth 4.2
- Colorazioni: bianca, nera, rosa e oro
- Sistema operativo Android 7.0 Nougat
La potenza pura non è certamente il suo forte, come dimostrano i test benchmark che abbiamo condotto:
Esperienza d’uso
Il Sony Xperia XA1 è un altro smartphone che va a dimostrare come la potenza delle componenti interne abbia un valore marginale quando si tratta dell’utilizzo di tutti i giorni. Grazie infatti a una personalizzazione software molto leggera (uno dei pochi produttori a includere la pagina di Google Now nella homescreen) e a una grande ottimizzazione, l’utilizzo quotidiano non tiene conto dell’hardware non potentissimo: impuntamenti e lag sono sconosciuti a questo smartphone.
La presenza di 3 GB poi permette che il multitasking non sia un problema. Applicazioni e giochi rimangono in memoria limitando i loro ricaricamenti e quindi il consumo energetico.
La ricezione di WiFi, Bluetooth, rete mobile e GPS è ai massimi livelli e, almeno da questo punto di vista, non ha nulla da invidiare a smartphone di fascia ben più alta. Probabilmente ciò è dovuto all’utilizzo massiccio di policarbonato nella scocca, che semplifica il passaggio del segnale delle antenne.
L’assenza del sensore di impronte digitali si fa sentire, con brand che ormai lo hanno integrato in smartphone anche meno costosi già da un paio di anni.
Display sotto la media
Piccolo, compatto e dotato di una risoluzione “solamente HD”, il display del Sony Xperia XA1 ha una qualità appena accettabile per questa fascia di prezzo, sia nella riproduzione cromatica (l’angolo di visione non è ottimo e i colori sono un po’ slavati) che per la definizione delle immagini e del testo.
Relativamente alla luminosità dobbiamo segnalare la presenza di un aspetto positivo e uno negativo:
- La luminosità minima è troppo alta e disturba la vista in ambienti completamente bui
- La luminosità massima è sufficiente a garantire una buona visione alla luce diretta del sole.
Insomma, una taratura che tende a favorire un alto livello di luminosità.
La riproduzione cromatica a cui accennavamo prima può essere variata leggermente: Sony ha implementato nel software una serie di impostazioni che permettono la regolazione minuziosa del punto di bianco e la scelta di tre preset che provano a venire incontro alle esigenze dei più.
Al display dobbiamo fare anche un’altra critica: la griglia del touchscreen non è sempre reattiva e precisa, con tocchi accidentali o errati che si presentano di tanto in tanto.
Sony e Google hanno fatto un buon lavoro di ottimizzazione
Per scelta fatta ormai un po’ di tempo fa, Sony adotta una ROM molto simile a quella stock e per questo molto leggera e minimale. Con solo piccole modifiche alla UI rispetto alla ROM stock, gli sviluppatori sono riusciti ad ottimizzare al meglio il software con l’hardware, garantendo una fluidità di sistema che difficilmente si vede in questa fascia di mercato.
Il sistema operativo, essendo basato su Android 7.0 Nougat, può usufruire di tutte le funzionalità che siamo ormai abituati a conoscere, come ad esempio il multiwindow.
La collaborazione stretta con Google la si vede anche nell’integrazione della pagina di Google Now (ora chiamato Google Feed), nella quale si ritrovano informazioni riguardanti i nostri dati e interessi. Gli unici altri launcher che possono godere della sua integrazione sono il Google Now Launcher e Nova Launcher (con l’ultimo aggiornamento).
Applicazioni proprietarie sul Sony Xperia XA1
Il Sony Xperia XA1 poi è uno degli ultimi smartphone ad avere a disposizione la radio FM, caratteristica a cui gli utenti tengono molto ma che stranamente i produttori stanno sempre più rimuovendo.
Uno dei vantaggi nell’avere uno smartphone Xperia è l’integrazione con l’ecosistema della PlayStation. Grazie all’app dedicata, non solo è possibile utilizzare il Sony Xperia XA1 come un secondo schermo ma è anche possibile giocare in streaming locale dalla PlayStation (con tutte le limitazioni date da un display non tanto grande).
La multimedialità sempre uno dei punti di forza degli Xperia
Menzione particolare va fatta per la suite di applicazioni multimediali di Sony che negli anni, pur essendosi evoluta abbracciando il Material Design, ha conservato tutta la sua bellezza. Tralasciando il lettore musicale che non abbiamo usato molto (per via della promozione Spotify a 0,99 euro di cui abbiamo approfittato), la galleria fotografica (chiamata Album) è stata la prima da tanto tempo che ci ha soddisfatto al punto da non usare Google Foto.
Concludiamo questo paragrafo con una piccola critica inerente alle traduzioni in italiano. In alcuni casi infatti troviamo che parole ormai di uso comune anche da noi vengano tradotte in maniera strana, come ad esempio la modalità controluce nella fotocamera che sta a indicare l’HDR oppure le opzioni relative all’ubicazione che altro non sono che il GPS.
Comparto fotografico
A dispetto di quanto si potrebbe pensare, l’utilizzo di un sensore posteriore così piccolo in cui sono stati inseriti 23 Mpixel non è la scelta migliore che si potesse fare. Non essendoci abbastanza spazio fra un pixel e l’altro, la qualità delle foto ne risente un po’ (lezione imparata dai competitor che hanno abbandonato la corsa ai Mpixel ormai da qualche anno).
Il Sony Xperia XA1, comunque, grazie anche al suo software di elaborazione dell’immagine e alla presenza di un tasto fisico di scatto che rende l’ergonomia decisamente migliore (uno degli ultimi produttori a credere ancora nell’utilità di questo tasto), riesce a tirare quasi il meglio dal sensore integrato.
In particolare, gli scatti in piena luce e all’aperto hanno una qualità decisamente elevata, molto simile a quelli dell’Honor 8 Pro, smartphone che abbiamo recensito qualche settimana fa.
La modalità HDR in grado di entrare in funzione in maniera automatica fa un ottimo lavoro, con fotografie in controluce che non risentono minimamente di zone d’ombra o sovraesposte.
I video anch’essi sono di qualità buona, sebbene la limitazione al Full HD a 30 FPS cominci a farsi sentire su uno smartphone nel 2017.
Quando il sole tramonta e la luce ambientale viene meno, l’apertura focale non permette al sensore di catturare la luce necessaria. Purtroppo stavolta nemmeno il software di elaborazione riesce a compensare, con scatti alquanto impastati e dotati di rumore digitale molto evidente.
Fortunatamente il flash riesce molto bene nel suo intento, illuminando a dovere la scena e permettendo un netto miglioramento degli scatti.
Nel complesso ci sentiamo di promuovere la fotocamera posteriore, con particolare menzione a una messa a fuoco ibrida davvero fulminea e sempre precisa anche se con la riserva sulle foto in notturna.
Visualizzazione delle foto
Una particolare critica va fatta al SoC o al numero elevato di Mpixel del sensore. Non sappiamo infatti bene da cosa derivi ma la visualizzazione delle foto sullo smartphone è assolutamente un dramma.
Ogni qualvolta si tenti di visualizzare una foto, effettuando magari uno zoom per visionare con più attenzione alcuni dettagli, il caricamento della stessa avviene per fasi: dapprima viene caricata un’anteprima a bassa risoluzione (si vedono letteralmente i quadrettoni) e solo dopo qualche secondo di attesa, viene mostrata l’immagine a piena risoluzione. Questo avviene anche provando a scaricare gallerie di terze parti dal Play Store.
Paradossalmente, la qualità fotografica è accettabile ma per goderne al massimo avrete bisogno di spostare le foto su un PC e visualizzarle sul grande schermo.
Durante i nostri test abbiamo scattato tante foto in ogni condizione di luce e in tutte ci è sembrato che il Sony Xperia XA1 potesse esprimere di più rispetto a quanto emerso dai risultati.
Autonomia
L’apparente Tallone d’Achille del Sony Xperia XA1 è l’autonomia. Questo perché la capacità energetica della batteria potrebbe sembrare ridotta nel 2017. Tuttavia, grazie a un SoC particolarmente efficiente e a un display poco risoluto, si riesce ad arrivare a sera, magari non con un utilizzo pesante durante tutto il giorno.
Sony elogia la modalità di risparmio energetico chiamata STAMINA, grazie alla quale prolungare la durata della batteria riducendo le prestazioni dello smartphone. Nei nostri test abbiamo effettivamente constatato la validità di questo sistema di risparmio energetico, con un aumento stimato anche del 20%.
La ricarica rapida con tecnologia MediaTek PumpExpress 2.0 fa sì che si possa tornare subito in azione anche con pochi minuti di ricarica.
Prezzo e disponibilità
Dotato di un prezzo di listino di 299 euro, il Sony Xperia XA1 si trova facilmente sul web intorno ai 250 euro. Considerate le caratteristiche tecniche e software, così come anche il design abbastanza differente dagli altri competitor, a nostro avviso lo street price attuale dovrebbe calare ancora un altro po’ per riflettere perfettamente il valore dello smartphone. Non appena raggiungerà i 220 euro, sarà lo smartphone compatto da acquistare.
Conclusioni
La grande tradizione Sony nella tecnologia si fa sentire anche se la concorrenza proveniente dalla Cina è altrettanto rumorosa. Il design scelto da Sony però è assolutamente unico e differente dal resto degli smartphone, il che fa sì che il Sony Xperia XA1 abbia qualcosa di differente dagli altri smartphone.
Da un punto di vista tecnico, i principali rivali a nostro avviso sono Honor 6X e Huawei P10 Lite, due smartphone dalle dimensioni più grandi che fanno anch’essi della sostanza la loro caratteristica migliore.
Pro
- Design caratteristico
- Ergonomia
- Ricezione del segnale ottima
- Ottimizzazione software
Contro
- Display (luminosità e imprecisione del touchscreen)
- Visualizzazione delle foto
- Mancanza del sensore di impronte digitali