Sony è stato uno dei punti di riferimento della tecnologia mondiale degli anni ’90 e 2000. Oggi, nonostante la sua presenza sia ancora molto forte, ha perso un po’ il lustro di un tempo. Ad esempio, nel mercato degli smartphone (quello più economicamente vantaggioso del momento) non figura nemmeno nelle prime 10 aziende leader. Tuttavia, l’azienda giapponese potrebbe tornare ai vecchi fasti.
Intervistato dalla redazione di Financial Review in Australia, il presidente di Sony Kazuo Hirai ha spiegato perché l’azienda rimane ancora in mercati che non la vedono protagonista e che quindi non sono economicamente sostenibili, come ad esempio quello degli smartphone:
A meno che siano in grado di comunicare tra loro telepaticamente, c’è sempre stato e ci sarà sempre una sorta di dispositivo e una rete per permettere alle persone di comunicare tra loro.
Un cambiamento di paradigma nel modo in cui comunichiamo con l’altro si verifica ogni 10 anni o giù di lì, ma se non rimaniamo costantemente nel mercato, allora non saremo in grado di creare o abbracciare il prossimo cambiamento di paradigma della comunicazione, dal momento che perderemo la fiducia di clienti e negozi.
Insomma, Sony ha bisogno della sua divisione smartphone principalmente per mantenere attivo il brand nel mercato consumer di massa.
La VR sarà un punto di riferimento per Sony
Relativamente al futuro, poi, il signor Hirai si è dimostrato interessato allo sviluppo della VR per farla integrare in molti aspetti del business di Sony:
E’ importante che la VR abbia successo, non solo perché aiuta il business dei videogiochi ma anche perchè aiuta a sviluppare tutta una serie di servizi collegati al nostro business.
Noi probabilmente beneficeremo più delle altre società che perseguono lo sviluppo della VR perché siamo già coinvolti in tanti diversi aspetti che toccano l’esperienza VR e la creazione di contenuti.
Insomma, la visione di Sony per il futuro si basa quasi esclusivamente sulla realtà virtuale.