Molto spesso quando sentiamo parlare di Qualcomm Snapdragon pensiamo immediatamente al SoC contenuto all’interno di molti smartphone. Da un punto di vista tecnico questo è corretto ma, stando alla nuova politica di Qualcomm, lo Snapdragon non lo dobbiamo considerare più solo un chip contenente CPU, GPU, ISP e modulo LTE ma come una piattaforma di servizi.
Per tale ragione, in tutti i comunicati stampa e le presentazioni a cui parteciperà, il colosso americano si rivolgerà ai propri prodotti come la “Qualcomm Snapdragon platform“. Uno stralcio dell’annuncio di questo cambio di mentalità lo trovate qui di seguito:
Con la piattaforma mobile Snapdragon ora possiamo articolare il valore che forniamo ad un produttore di dispositivi – dallo sviluppo di algoritmi per grandi immagini e video alle ottimizzazioni per fare in modo che la batteria sia di lunga durata. Ancora più importante, la parola “piattaforma” verrà utilizzata per spiegare le esperienze chiave degli utenti combinando tutte le caratteristiche dei SoC – la fotocamera, la connettività, la durata della batteria, la sicurezza – che queste tecnologie essenziali sono progettate per fornire.
La “Qualcomm Snapdragon platform” va oltre al solo SoC di silicio
Dunque il Qualcomm Snapdragon che vuole pubblicizzare il colosso non sono solo i pezzi di silicio messi insieme a formare il SoC ma anche tutto il lavoro di sviluppo e i servizi che vengono offerti lato software dagli smartphone che equipaggiano tali chip.
La Qualcomm Snapdragon platform viene ancora più rafforzata se prendiamo in considerazione il processo di sviluppo dell’ecosistema Snapdragon nei settori IoT e automotive, dove l’hardware rappresenterà solo una minima parte rispetto al software ed alla piattaforma di utilizzo.