
Nonostante non rappresentino una fedele guida su quali smartphone sono migliori e quali peggiori, i test benchmark molto spesso ci permettono di capire quale dispositivo riesce a generare la maggiore potenza computazionale. Capita però che alcuni produttori, al fine di scalare queste particolari classifiche, incrementino le prestazioni oltre il limite solo per specifiche app. E’ ad esempio l’accusa mossa nei confronti di OnePlus e dei suoi smartphone OnePlus 3 e OnePlus 3T.
Stando infatti a quanto riportato sia da XDA che da Geekbench, il colosso cinese avrebbe implementato un particolare meccanismo all’interno dei due smartphone che, una volta rilevata l’apertura di specifiche applicazioni (in questo caso si fa riferimento ad AnTuTu), elimina qualsiasi sistema di risparmio energetico e porta al massimo le loro prestazioni, ben oltre il normale.
Ricordiamo che OnePlus 3 ha totalizzato su AnTuTu una media di circa 147.000 punti mentre OnePlus 3T una media di 163.000 punti, risultando entrambi (in momenti diversi), gli smartphone più potenti del mercato Android.
Al momento non conosciamo la verità ma stando alla risposta ufficiale fornita da OnePlus, questo meccanismo esiste anche se non serve a truccare i risultati benchmark ma ad offrire prestazioni superiori in quelle applicazioni più esose, come ad esempio i giochi:
Al fine di offrire ai nostri clienti una migliore esperienza in applicazioni e giochi ad alta intensità di risorse, soprattutto quelle ad alta intensità grafica, abbiamo implementato alcuni meccanismi nei nostri smartphone e nella ROM basata su Nougat che permettono di far funzionare il processore in modo più aggressivo. Il processo di attivazione per le applicazioni di analisi comparativa (benchmark) non sarà presente nella prossima versione OxygenOS che verrà rilasciata su OnePlus 3 e OnePlus 3T “.