La frammentazione del sistema operativo Android è un problema molto tedioso soprattutto per i piccoli sviluppatori di app, che al fine di raggiungere il più alto numero di utenti possibile sono costretti a sviluppare le proprie applicazioni per diverse versioni di Android, con un incremento del lavoro incredibile. Arriva però il punto in cui la continuazione dello sviluppo non è più economicamente sostenibile per gli stessi (ed anche per le grandi software house) ed allora il supporto per le vecchie versioni di Android viene interrotto. E’ successo in passato a WhatsApp e sta succedendo ora a Telegram.
Attraverso un aggiornamento delle proprie FAQ, i responsabili del servizio di messaggistica hanno fatto sapere che per poter utilizzare l’applicazione è necessario avere uno smartphone con installata una versione di Android pari o superiore alla 4.0.
Probabilmente in Telegram hanno notato che il numero di utenti con un dispositivo con Android 2.2, 2.3 e 3.0 (circa l’1,4% del totale) e che usano il servizio non portano un ritorno economico tale da giustificare la prosecuzione dello sviluppo.
Google ha già da tempo iniziato la propria campagna contro la frammentazione del sistema operativo Android ma purtroppo ancora non sono stati raggiunti grandi risultati. Staremo a vedere quali altri servizi prenderanno la stessa strada di WhatsApp e Telegram.