Il 2016 di Samsung sembrava essersi aperto nel migliore dei modi, con la presentazione di Samsung Galaxy S7 e Galaxy S7 edge, i quali si sono piazzati al primo ed al terzo posto nella classica degli smartphone più venduti al mondo nei primi 6 mesi. Tuttavia, il Galaxy Note 7 ha rovinato tutto questo lavoro trasformandosi nel più grande flop della storia di Samsung. A questo proposito, durante un’intervista rilasciata alla conferenza GSMA Mobility Live di Atlanta, il Samsung North America CEO Gregory Lee ha dichiarato che il 2017 sarà un anno di “ricostruzione per Samsung”.
Sono parole forti se consideriamo che il colosso coreano rimane comunque l’azienda in grado di vendere il maggior numero di smartphone nel mondo. Certo è che il danno d’immagine subito è molto grave e, nel caso non si agisca entro un certo lasso di tempo, i danni potrebbero moltiplicarsi.
Il signor Lee ha poi parlato anche della situazione del richiamo dei Galaxy Note 7, dichiarando che l’80% di tutte le unità è rientrato in fabbrica e che tutti gli impiegati in Samsung hanno lavorato 24 ore su 24 per gli scorsi 50 giorni affinché questo risultato fosse possibile.
Esattamente come vi abbiamo comunicato in passato, il signor Lee ha confermato che l’investigazione interna circa il Galaxy Note 7 sta venendo presa molto sul serio e che si sta andando oltre la semplice analisi delle batterie:
Stiamo esaminando ogni aspetto del prodotto, in special modo il processo produttivo, per poter dire con fiducia totale che sappiamo esattamente quali sono i problemi e come prevenirli in futuro.