Le emoji ormai sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana. Quasi in ogni messaggio, post o e-mail che inviamo ne inseriamo almeno una. Tuttavia, diventando così popolari sono diventate allo stesso tempo veicolo per lotte sociali e religiose.
Unicode, insieme ai membri che ne fanno parte (Google ad esempio), ha provato a sviluppare (e continu a farlo) delle emoji in grado di rappresentare ogni essere umano della Terra, indifferentemente a quale religione, gruppo sociale o genere appartenga.
Proprio le differenze di sesso nelle emoji sono state alla base delle nuove emoji sviluppate da Google ed inserite all’interno di Android 7.1 Nougat (sono ben 63 le nuove emoji). Inoltre questo è stato l’argomento principale dell’articolo redatto da Rachel Been e Agustin Fonts, responsabili in Google dello sviluppo di nuove emoji.
Essi si sono dichiarati estremamente orgogliosi del lavoro svolto fino ad oggi, cercando di integrare in Android 7.1 Nougat delle emoji molto curate indifferentemente dalla persona che rappresentano:
Siamo molto orgogliosi di queste nuove emoji, in parte perché siamo entrati direttamente all’interno del loro sviluppo ma anche perché hanno suscitato una discussione significativa ed hanno stimolato un nuovo modo di pensare nella rappresentazione di esseri umani in emoji.
Insomma, il succo generale del discorso è che non è importante l’appartenenza religiosa, il colore della pelle oppure il sesso in quanto è giusto che tutti vengano rappresentati e nessuno venga escluso.