
I problemi derivanti dalla poca sicurezza delle batterie interne del Samsung Galaxy Note 7 sembrano non avere mai fine. Dopo che il programma di richiamo e sostituzione delle unità difettose è stato completato per la maggior parte, di recente si sono verificati due nuovi casi di esplosione che sembrano coinvolgere i nuovi modelli.
Uno di esso è avvenuto all’interno di un aereo della Southwest Airlines mentre un altro è avvenuto in Taiwan. Oltre alla fiducia degli utenti, Samsung sta perdendo anche quella degli operatori telefonici, visto che At&T sembra intenzionata a bloccare le vendite nei propri negozi.
A tal proposito, Samsung ha pubblicato un comunicato molto significativo:
Samsung comprende la preoccupazione degli operatori e dei consumatori. Noi continuiamo a muoverci rapidamente per indagare sui casi segnalati e per determinare le cause. Rimaniamo in stretto contatto con il CPSC nel corso di questo processo. Se concludessimo che si tratta di un problema di sicurezza, lavoreremo con il CPSC per prendere misure immediate ed affrontare la situazione. Vogliamo rassicurare i nostri clienti che prendiamo sul serio ogni relazione e apprezziamo la loro pazienza mentre lavoriamo diligentemente attraverso questo processo.
Insomma, Samsung sembra essere in alto mare. Se la prima ondata di richiamo non ha sortito quasi nessun effetto sul bilancio, secondo voi che cosa succederebbe se Samsung fosse costretta a richiamare anche i nuovi Galaxy Note 7?