Le vicende legate al Samsung Galaxy Note 7 ed alla sua batteria non sicura sembrano non finire più. Nonostante il colosso coreano abbia già avviato i piani per rimettere in vendita il top di gamma, abbiamo scoperto attraverso le dichiarazioni di due ex funzionari sicurezza degli Stati Uniti che, se la Federal Aviation Administration and Consumer Product Safety Commission arriverà alla conclusione che il modello di Galaxy Note 7 esploso durante un volo della Southwest Airlines fosse un’unità sostituita, Samsung potrebbe essere costretta ad emanare un secondo piano di richiamo.
Se lo smartphone che ha iniziato a prendere fuoco in tasca è un modello sostitutivo, mi sa che ci sarà un altro richiamo. Una cosa che non andrebbe proprio bene per Samsung. – Pamela Gilbert
Al momento le indagini non hanno permesso di stabilire se il Samsung Galaxy Note 7 esploso fosse un modello di prima generazione e quindi non sicuro oppure un modello di seconda generazione e quindi “teoricamente sicuro”. Ad ogni modo, pur non avendo subito un grosso danno dal punto di vista finanziario per il piano di richiamo , un secondo richiamo potrebbe veramente affossare non solo le vendite del Galaxy Note 7 ma anche la fiducia degli utenti.
Sicuramente vi avviseremo non appena scopriremo qualcosa di più su questa vicenda.