Attraverso un nuovo articolo pubblicato sul blog ufficiale di Samsung, abbiamo l’opportunità di fare una panoramica generale sulle funzionalità del nuovo Samsung Cloud, presentato in contemporanea con il Samsung Galaxy Note 7. Esso, nonostante sia un servizio di cloud storage, può essere paragonato più ad iCloud di Apple che a Google Drive e Dropbox. Questo perché il funzionamento è strettamente legato alla TouchWiz UI:
Samsung Cloud, un nuovo servizio lanciato insieme al Galaxy Note 7, rende il passaggio a un nuovo telefono o il ripristino di un vecchio dispositivo più facile che mai. Con 15 gigabyte di memoria, Samsung Cloud mette a disposizione tutto il necessario per rendere il backup ed il recupero dei dati molto semplice.
Il backup funziona non solamente per i contatti, il calendario, la homescreen e le app proprietarie di Samsung ma anche con i dati delle app di terze parti. Parte dei backup può essere effettuata anche in maniera del tutto automatica, rendendo ancora più semplice il servizio.
Questa funzionalità, una volta impostata, effettua il backup automaticamente nei server Samsung una volta al giorno e durante le fasi di minor consumo energetico, ovvero quando lo schermo è spento da almeno un’ora oppure mentre lo smartphone è collegato ad una fonte di energia elettrica.
Un’altra funzionalità di Samsung Cloud è la sincronizzazione delle foto e dei video fra device che supportino tale servizio. In pratica, ogni volta che scattiamo una foto e l’auto backup è attivato, esse vengono caricate e scaricate in contemporanea in tutti i device supportati da Samsung Cloud ed in cui abbiamo effettuato l’accesso con lo stesso account.
Insomma, Samsung ha realizzato un servizio molto completo che fin dalla prima versione permette di usufruire delle funzionalità più importanti.