La capacità di apprendimento dei computer per quanto riguarda i comportamenti degli utenti sta crescendo sempre di più. Immaginiamo ad esempio la capacità di predire le parole in base al nostro stile di digitazione di molte tastiere. Tuttavia, Google vuole andare decisamente oltre alle parole con il Project Abacus. Esso è stato presentato al Google I/O 2015 insieme al Project Soli ed al Project Jaquard ma in questi 12 mesi non ne abbiamo praticamente mai sentito parlare.
Il principio di funzionamento del Project Abacus è l’analisi del comportamento di ogni utente per quanto riguarda non solo le parole che digita ma anche la maniera in cui tappa sulle varie lettere dell’alfabeto, come ad esempio la velocità, la precisione, ecc. Analizzando questi dati, lo scopo del Project Abacus è quello di eliminare l’utilizzo delle password (o anche del sensore di impronte digitali), affidando proprio a questo sistema la verifica della nostra identità.
Certo, l’utilizzo del sensore di impronte a nostro avviso non solo è molto più semplice ma anche estremamente rapido ed efficace, per non parlare poi dello scanner dell’iride.
Ad ogni modo, sembra che il Project Abacus di Google incomincerà ad essere disponibile per gli sviluppatori intorno alla fine dell’anno, mediante le Trust API. Staremo a vedere come le sapranno utilizzare per implementarle all’interno delle proprie app.