Brutte notizie per tutti gli amanti della sigla Nexus sul retro dei propri device: essa potrebbe cessare di esistere tra qualche mese. Ce lo dice @evleaks con un paio di messaggi su Twitter. Visto che ci sono sempre giunte notizie in anteprima da questo utente, tendiamo a darle quasi per certe, ma il beneficio del dubbio rimane. La notizia di oggi riguarda la non produzione di un Nexus 6 che verrà rimpiazzato dal progetto Android Silver.
Android Silver? Di cosa si tratta? Innanzitutto calma, i device Nexus non spariranno del tutto, verranno solamente sostituiti da questo nuovo sistema operativo altamente performante. Le prime voci sul web dicono che esso sarà un sistema operativo nativo di Android ma pompato con un bel po’ di steroidi. In pratica la Google Experience cambierà di molto e verranno imposte regole ferree per i vari produttori, come ad esempio il rilascio tempestivo degli aggiornamenti o l’installazione del sistema operativo Android di base sui device delle loro aziende.
Si perché Android Silver è rivolta a tutti e tutti possono accedervi, ma le regole da rispettare saranno rigide. Sempre tramite @evleaks, sappiamo che Android Silver potrebbe arrivare già a febbraio 2015. Questo vorrebbe dire saltare l’uscita del Nexus 6 quest’anno. Solitamente Google infatti produce e vende un nuovo Nexus ogni anno, ma per questa volta, eccezionalmente, il Nexus 6 potrebbe saltare in favore di una più attenta progettazione dei nuovi device Android Silver.
Forse Google si è resa conto di ciò che veramente vuole il pubblico: diversi device con la Google Experience a bordo che abbiano il design della fabbrica di provenienza, tipo Samsung, LG o Sony, ma che siano equipaggiati con la versione stock di Android, senza perciò le personalizzazioni varie delle aziende produttrici, e che quindi possano ricevere gli aggiornamenti di sistema appena essi escano, senza il bisogno di aspettare dei mesi prima che i vari OEM li rilascino.
Per ora si tratta solo di rumors, ma non appena avremo altre notizie da darvi, ve le faremo leggere subito. Al momento diamo fiducia a @evleaks che spesso si è dimostrato una fonte molto attendibile di notizie succose ed in anteprima.
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