Il futuro del mercato mobile si basa sempre più sui dispositivi indossabili e ce ne possiamo facilmente accorgere in questi ultimi mesi dove stiamo vedendo una crescente tendenza con la diffusione dei cosiddetti wearable device, quali fit band, smartwatch e occhiali, nonché la realizzazione di piattaforme create appositamente su misura per questi ultimi, quali la versione speciale del robottino verde Android Wear.
L’azienda sudcoreana, riconosciuta oramai come portabandiera della piattaforma mobile di Google è consapevole di tutto questo e, infatti, per i suoi futuri dispositivi indossabili ha appena annunciato Samsung SDI una batteria curva agli ioni di litio con capienza pari a 210 mAh, progettata proprio per alloggiare su questo tipo di device che, solitamente, vengono avvolti intorno al polso.
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Samsung SDI: peculiarità tecniche
Il produttore sudcoreano, la settimana scorsa, ha già depositato i nomi di Galaxy Gear 2 Solo e Gear Now, e la batteria curva appena presentata, Samsung SDI, che ci offre la caratteristica di essere ricoperta da un foglio di alluminio che permette di piegarsi senza spezzarsi probabilmente debutterà su questi nuovi dispositivi indossabili dell’azienda.
La batteria curva Samsung SDI è prodotta utilizzando la tecnologia V-Bending che aumenta la densità di quest’ultima, una soluzione molto simile a quella che abbiamo scoperto essere stata utilizzata già nel Gear Fit, che possiamo vedere disassemblato in quest’articolo.
Usando questa tecnologia per la Samsung SDI il produttore promette di mantenere 5 giorni di autonomia con una sola ricarica, ma ovviamente non intende fermarsi a questo e lo scopo è ora quello di creare batterie più capienti senza sacrificare troppo le dimensioni, insieme ad un modo per ricaricarle più velocemente.
Secondo quanto riportato dalle ultime indiscrezioni, oltretutto, una batteria simile alla Samsung SDI potremmo già vederla per il 2016 quindi è presumibilmente previsto il lancio del primo smartphone completamente pieghevole da parte del gruppo sudcoreano, ma in quest’ultimo caso parliamo di un futuro ancora lontano e quindi, per adesso, è meglio restare con i piedi per terra e fermarci ad apprezzare l’impegno dell’azienda per le innovazioni attuali.