Torniamo a parlare di Huawei Mate 30 Pro e della sua estetica. Lo facciamo grazie a una foto dal vivo emersa nelle scorse ore sul sito cinese di microblogging Weibo.
Come potete vedere, anche se alloggiato in una custodia, possiamo ancora facilmente individuare il display “a cascata” ricurva con un lato che scende dritto a un angolo di 90 gradi. L’ampio notch nella parte superiore del display appare identico a quello di P30.
Utilizzare un display che curva così tanto sul bordo significa che Huawei è certa di riuscire a disabilitare la porzione touch durante l’uso quotidiano perché altrimenti i tocchi involontari saranno moltissimi. Siamo invece curiosi di vedere come Huawei Mate 30 Pro si adatterà alle cover, dal momento che i bordi dovranno rimanere liberi.
Ricordiamo che Huawei Mate 30 Pro presenterà un display Super AMOLED da 6,6 pollici con una risoluzione QHD+ e una frequenza di aggiornamento di 90Hz. La frequenza di aggiornamento del 50% più veloce consentirà uno scorrimento più fluido e una grafica migliorata per il gaming.
Questa non è la prima volta che vengono pubblicate immagini leaked del Mate 30 Pro. Il mese scorso, lo smartphone è stato immortalato indossando la stessa custodia di quella vista nella foto di oggi, ma dall’angolo opposto. La parte posteriore del telefono e il modulo della videocamera circolare erano rimasti mascherati dalla custodia.
Al cuore dello smartphone ci sarà il SoC Kirin 990, progettato da HiSilicon e prodotto da TSMC usando il suo processo a 7 nm. Non include solo un’unità di elaborazione neurale (NPU) per funzionalità AI / Machine Learning ma anche un modem 5G integrato (il primo in assoluto).
Una configurazione quad-camera sarà sul retro con due fotocamere da 40 MP (primaria + Ultra-wide), un teleobiettivo da 8 MP e un sensore di profondità Time of Flight (ToF). Quest’ultimo misura il tempo impiegato dalla luce infrarossa nel rimbalzare da un soggetto e tornare alla fotocamera. Con questi dati, Huawei Mate 30 Pro sarà in grado di calcolare misurazioni di profondità più precise per migliorare l’effetto bokeh.