Dato che Google ha tagliato i ponti con Huawei per via del divieto imposto dal Governo USA, il produttore non ha più accesso alla versione di Google Play Services di Android per i nuovi smartphone. Questa è la versione con Google Play Store, le principali app di Google e gli aggiornamenti di sicurezza.
Secondo quanto riferito, Huawei ha lavorato per anni a un piano B in previsione di un evento del genere e, una volta abbandonata Google, Huawei sembra aver messo in atto il suo piano. Innanzitutto, ha registrato il marchio HongMeng nei mercati europei e si è ipotizzato che questo fosse il nome del nuovo sistema operativo Huawei. Ma la confusione regna anche qui.
Un paio di settimane fa il vicepresidente senior Huawei e membro del consiglio Catherine Chen ha affermato che HongMeng non è stato sviluppato per gli smartphone ed è stato creato per un “uso industriale” con un focus sulla sicurezza.
E questo sembrava coincidere con un altro rapporto in cui si afferma che Huawei stava testando un sistema operativo russo chiamato Aurora. Quest’ultimo si basa sul sistema operativo open source Sailfish, che a sua volta si è evoluto da MeeGo.
Ma oggi, il Global Times cinese riferisce che Huawei ha testato il sistema operativo HongMeng e lo introdurrà durante la conferenza degli sviluppatori di Huawei il 9 agosto a Dongguan. E lo stesso rapporto afferma che il primo smartphone Huawei a usare HongMeng sarà rilasciato nel corso del quarto trimestre e avrà un prezzo di 2.000 Yuan, equivalenti a circa 279 euro.
Non sappiamo davvero cosa aspettarci, con gli USA che inizialmente sembravano voler tornare sulla decisione del divieto ma che, solo pochi giorni fa, hanno annunciato nuovi dazi contro la Cina per 300 miliardi di dollari.