LG è storicamente, insieme a Sony, l’azienda che realizza i migliori smartphone sotto molti aspetti ma che non riesce a imporli sul mercato per via di qualche scelta troppo azzardata o di prezzi troppo elevati. Negli scorsi giorni abbiamo testato LG V50 ThinQ, smartphone top di gamma che potrebbe essere riassunto con l’inizio di questo paragrafo.
LG V50 ThinQ è uno dei primi smartphone commercializzati in Italia che possono trarre vantaggio della rete 5G di nuova generazione (l’altro è Xiaomi Mi Mix 3 5G). Purtroppo dalle nostre parti il segnale 5G non è ancora disponibile, per cui non ci soffermeremo più di tanto su questa caratteristica che, comunque, ne fa uno smartphone a prova di futuro.
Unboxing
Una delle caratteristiche più distintive di questo smartphone la troviamo già nelle fasi di unboxing. Oltre ai soliti accessori, LG ha deciso di includere (in una confezione a parte) una cover con display incorporato che, una volta connessa con lo smartphone attraverso i PIN magnetici posti sulla scocca posteriore, espande l’utilizzo di LG V50 ThinQ rendendolo più simile agli smartphone flessibili.
Qualità costruttiva ai massimi livelli
Da top di gamma del 2019 che si rispetti, LG V50 ThinQ è realizzato con una costruzione estremamente solida e di qualità fatta di Corning Gorilla Glass 5 anteriore e Corning Gorilla Glass 6 posteriore, inframmezzati da un bordo di metallo che curva agli angoli.
Non a caso lo smartphone fa della resistenza uno dei suoi cavalli di battaglia, con una certificazione IP68 che ne assicura l’impermeabilità fino a 1,5 metri di profondità per 30 minuti e la resistenza alla polvere e la certificazione MIL-STD-810G che ne assicura la resistenza alle cadute fino a 1,5 metri.
Grazie poi alla stondatura del display (tecnica 2,5D) e della scocca posteriore, l’ergonomia è ottima e, se non fosse per lo schermo abbastanza generoso in dimensioni, l’utilizzo ad una mano sarebbe fra i migliori.
Superiormente trova spazio solo il microfono secondario e due bande in plastica utili a fare passare i segnali radio delle antenne, sulla destra troviamo altre due bande in plastica, il tasto di accensione e spegnimento e il carrellino della SIM e della microSD, inferiormente lo speaker di sistema, la porta di ricarica e scambio dati USB Type-C, il microfono principale e il jack audio da 3,5 millimetri, infine a sinistra è stato integrato un tasto dedicato a Google Assistant e il bilanciere del volume.
Sulla scocca posteriore invece troviamo il modulo fotografico composto da 3 diversi sensori e dal flash LED e, appena al di sotto, il sensore di impronte digitali capacitivo (vista la qualità dello smartphone, ci saremmo aspettati un sensore sotto il display). Ancora più in basso ci sono i PIN magnetici con i quali collegare la cover con display secondario.
Una cosa interessante da notare è che sopra il modulo fotografico c’è il logo del 5G che funziona come un LED di notifica.
Display bello, luminoso e grande
Molto spesso in questi ultimi anni in cui gli smartphone si sono un po’ uniformati sulle operazioni quotidiane che riescono a fare senza problemi, a fare la vera differenza fra i vari modelli sono stati i display e il comparto fotografico. Nel caso di LG V50 ThinQ ci troviamo di fronte a un livello top in entrambi i casi.
Già dalla carta, notiamo che ci troviamo di fronte a uno schermo P-OLED molto grande (6,4 pollici su dimensioni di 159.2 x 76.1 x 8.3 mm), molto risoluto e con supporto HDR10 e Dolby Vision.
Si, c’è il notch e anche bello ampio che ne rovina un po’ l’estetica e la visualizzazione dei video. Esso tuttavia può essere nascosto lato software grazie all’inserimento di una barra nera che va a coprire tutta la striscia in cui è presente.
LG V50 ThinQ con Dual Screen: ottimo in teoria, poco nella pratica
A differenziare LG V50 ThinQ dalla concorrenza ci pensa un accessorio tanto unico quanto particolare. In un’era in cui gli smartphone con display flessibili sono agli esordi, LG propone una cover accessoria (fornita gratuitamente insieme allo smartphone) dotata di un secondo display.
Essa si aggancia allo smartphone attraverso i PIN magnetici posti sulla scocca posteriore (i quali alimentano e trasferiscono gli input touch del display).
La cover è dotata di una cerniera a 360° che permette di utilizzare il display sia affiancato a quello principale che in modalità tenda, mostrando due contenuti diversi per due persone diverse.
Sebbene gli usi possibili del display secondario siano molti, abbiamo trovato che i suoi migliori utilizzi sono nei documenti di testo in cui l’intero schermo viene trasformato in una tastiera touch e in alcuni giochi in cui è possibile trasformare l’intero schermo in un controller touch.
Purtroppo segnaliamo che la qualità grafica, così come la luminosità massima del display secondario non raggiungono minimamente quelli dello schermo principale. Non solo, il suo utilizzo pregiudica anche la qualità dello schermo principale, visto che si viene costretti ad abbassare la risoluzione per renderla identica al secondario.
Se dal punto di vista generale l’utilizzo di un display secondario aumenta le capacità produttive e ricreative dello smartphone, all’atto pratico l’utilizzo della cover rende l’esperienza decisamente meno ergonomica. Lo spessore generale e il peso extra peggiorano sensibilmente l’utilizzo dello smartphone e, tranne che nei casi citati prima, ne sconsigliamo l’uso.
Hardware e connettività al top
Se avete letto il titolo di questa recensione sapete già che riteniamo questo smartphone il migliore, o quantomeno alla pari con alcuni altri top di gamma di fascia Premium, dal punto di vista hardware.
LG V50 ThinQ ha semplicemente il miglior hardware che è possibile avere nel 2019 su di uno smartphone: dal SoC Qualcomm Snapdragon 855 al display OLED, passando per un quantitativo di memoria 6 + 128 GB e arrivando al comparto fotografico con 5 diversi sensori, non abbiamo trovato alcun difetto.
Degna di nota è l’inclusione, ancora una volta per un top di gamma LG, di un Quad DAC che permette di avere una qualità audio di livello assoluto attraverso delle cuffie cablate o Bluetooth (in questo caso viene sfruttato il codec aptX di Qualcomm).
La connettività è un altro aspetto in cui allo smartphone non manca assolutamente nulla: c’è il WiFi dual band 802.11 ac (conosciuto adesso come WiFi 5) con una portata molto estesa, c’è il Bluetooth 5, c’è il sensore NFC per sfruttare i pagamenti in mobilità e c’è il chip GPS con supporto GLONASS e Galileo, che aggancia il segnale dei satelliti in un lampo. Insomma, ancora una volta, il meglio che è possibile chiedere nel 2019. L’unica pecca è la mancanza di un modulo Dual SIM che avrebbe fatto comodo.
Prima di concludere il paragrafo legato alle componenti hardware presenti, vi lasciamo con la scheda tecnica completa e con una serie di screenshot dei test benchmark che abbiamo realizzato:
- Dimensioni: 159.2 x 76.1 x 8.3 mm
- Peso: 183 g
- Display: 6,4″ OLED FullVision 19,5:9 QHD+ (1.440 x 3.120 pixel / 538 PPI)
- SoC: Qualcomm Snapdragon 855 con modem 5G Snapdragon X50
- RAM: 6 GB
- Memoria interna: 128 GB (espandibile con microSD fino a 2 TB)
- Tripla fotocamera posteriore da 12 MP, 27mm (standard), f/1.5, 1/2.6″, 1.4µm, dual pixel PDAF, 3-axis OIS + 12 MP, 52mm (teleobiettivo), f/2.4, 1/3.4″, 1.0µm, 2x optical zoom, PDAF, OIS + 16 MP, 16mm ( ultra grandangolare), f/1.9, 1/3.1″, 1.0µm
- Doppia fotocamera anteriore da 8 MP, 26mm (standard), f/1.9, 1/4″, 1.12µm + 5 MP, 21mm (grandangolare), f/2.2, 1/5″, 1.12µm
- Connettività: 3G/4G/5G, Wi-Fi 802.11 ac, Bluetooth 5, GPS con GLONASS e Galileo, NFC, USB 3.1 Type-C, Jack cuffie
- Batteria: 4.000 mAh con ricarica rapida Quick Charge 3.0
- OS: Android 9.0 Pie
- Altro: Supporto HDR10, Altoparlanti Stereo Boombox, AI CAM, Quad DAC Hi-Fi 32-bit, Audio 3D Surround DTS:X, certificazioni IP68 e MIL-STD 810G
LG V50 ThinQ: uno smartphone a prova di futuro col 5G
Partiamo subito col dire che non abbiamo avuto modo di testare le funzionalità 5G di LG V50 ThinQ in quanto le antenne di nuova generazione sono state attivate, con una copertura ancora scarsa, solo a Milano, Torino, Roma e Napoli. Tuttavia, l’avere a disposizione il modem Snapdragon X50 con supporto al 5G non rende questo smartphone migliore in questo momento ma solo a prova di futuro.
Ancora il 5G non è una realtà quotidiana e sicuramente continuerà a non esserlo per la maggior parte degli italiani ancora per qualche anno. Coloro che acquistano questo smartphone però sanno che hanno il potenziale di usufruire della rete di telecomunicazioni di nuova generazione immediatamente quando sarà resa disponibile nella loro città.
Chiaramente al modem Snapdragon X50 viene affiancato un modem integrato all’interno del SoC perfettamente in grado di agganciare il segnale 4G, 3G e 2G.
Sempre lo stesso software ma al top nella sua concretezza
A bordo di LG V50 ThinQ troviamo il sistema operativo Android 9 Pie con una personalizzazione LG molto simile a quella che abbiamo trovato su LG V40 ThinQ ed LG G7 che abbiamo recensito in passato.
Come sempre quando LG ha utilizzato il notch sui suoi smartphone, viene data l’opportunità agli utenti di nasconderlo attraverso una barra nera (o colorata attraverso varie personalizzazioni).
Passando da un estremo all’altro, anche la barra di navigazione può essere sostituita con una serie di gesture che, pur necessitando qualche giorno per abituarsi, risultano essere alla lunga più intuitive e veloci da usare.
In particolare, ci è piaciuta la gesture che permette, con uno swipe mantenuto dal tasto home (la famosa pillola) verso destra, di passare rapidamente alle applicazioni precedentemente aperte.
Purtroppo al momento non c’è un modo per attivare una Dark Mode a livello di sistema (arriverà solo con Android Q). Paradossalmente è possibile usare qualcosa di simile solo attivando il risparmio energetico massimo. Ciò significa che per poter avere un aspetto scuro del software è necessario o affidarsi a un tema orientato verso le schermate scure oppure accontentarsi della Dark Mode nella sola modalità di risparmio energetico massimo.
Fra le altre particolarità che ci hanno colpito per l’utilità che danno al software LG troviamo:
- Dual App per usare più account in contemporanea su specifiche app (al momento supportate solo WhatsApp, Facebook, Messenger e Telegram)
- Launcher del Gioco che permette di accedere a un hub dedicato al gaming dal quale organizzare streaming su YouTube, impostare la risoluzione di ogni gioco, ecc.
- Context Awareness che, in base a specifiche situazioni e alla posizione geografica, permette di automatizzare alcune operazioni
- Floating bar, che consente di avere, sempre a portata di mano ma nascosta nel bordo del display, una barra degli strumenti personalizzabile con il lettore musicale, collegamenti rapidi ai contatti preferiti e con alcune azioni rapide.
Nel complesso abbiamo trovato il software di LG V50 ThinQ abbastanza completo ed ottimizzato anche se una rinfrescata grafica sarebbe gradita.
Comparto fotografico stellare
Neanche a dirlo, dove LG V50 ThinQ ha il suo asso nella manica è il comparto fotografico. Mentre però sono positive al massimo le fotocamere posteriori, per i sensori anteriori abbiamo trovato qualcosina che non ci è piaciuta.
Partendo però dall’analisi del comparto fotografico posteriore, lo smartphone fa delle foto da paura in condizioni di luce ottimale. All’esterno, con una giornata di pieno sole e senza particolari controluci, restituisce degli scatti che non temono nessuna concorrenza.
Come un po’ tutti gli smartphone moderni, le macro sono da lasciare a bocca aperta, anche perché sfrutta la presenza di più sensori per raccogliere dati sulla profondità di campo e quindi sfocare il contorno esterno del soggetto.
Quando scende la sera ci troviamo di fronte a un buon smartphone che trae enorme beneficio dall’utilizzo di un obiettivo principale con un’ampia apertura focale, dagli algoritmi di pulizia dell’immagine sviluppati da LG, dalla stabilizzazione ottica e dal DSP dello Snapdragon 855 di altissimo livello. Chiaramente la qualità scende un po’ quando si cerca di utilizzare il teleobiettivo oppure il super grandangolare, ma è normale.
Analizzando adesso le due fotocamera frontali, da uno smartphone di questo livello ci saremmo aspettati una qualità migliore. Se con il sensore principale non ci sono troppi problemi e la qualità si allinea con quella della concorrenza, il sensore con obiettivo grandangolare va a distorcere un po’ nella parte esterna creando quel tipico effetto curvo delle action cam.
Autonomia da re
Il display gigantesco e super risoluto di LG V50 ThinQ potrebbe fare spaventare molti in termini di autonomia ma, grazie alla combinazione di Qualcomm Snapdragon 855 prodotto a 7nm e al modulo batteria da ben 4.000 mAh, siamo rimasti piacevolmente sorpresi.
Con una giornata blanda iniziata alle 8.00 del mattino, siamo riusciti senza problemi ad arrivare alla fine del giorno successivo (48 ore). Stressandolo un po’ con i test benchmark, la prova nel gaming e il download di molte applicazioni via WiFi, l’autonomia scende un po’ma comunque non tanto da impedire di arrivare a sera con un 25% rimanente e circa 5 ore di display acceso.
Una cosa che ci ha sorpreso molto è il consumo energetico in standby, calcolato in circa 1% ogni 2 ore. Non è da tutti gli smartphone avere un’ottimizzazione tale da non drenare quasi per niente l’energia della batteria quando non in uso.
Conclusioni su LG V50 ThinQ
LG V50 ThinQ è senza dubbio il migliore smartphone Android che abbiamo provato ma, allo stesso tempo, è anche il più costoso. Con un prezzo che parte da 25,99 euro al mese per 30 mesi + 199,99 euro di anticipo (1299 euro) a cui bisogna aggiungere la promozione Vodafone, non si tratta certamente di una scelta facile da consigliare, nonostante quanto di buono abbia da offrire e il supporto alle reti 5G.
Di smartphone con caratteristiche simili (magari senza il 5G) ma dal prezzo decisamente più alla portata di tutti ne stanno uscendo sul mercato diversi, fra cui il cugino LG G8s che andremo a recensire fra qualche giorno.
Nel caso in cui foste interessati all’acquisto di LG V50 ThinQ, vi rimandiamo alla pagina dedicata del sito web di Vodafone.