Nonostante la presenza di un sistema di riconoscimento facciale nei nuovi Galaxy S10, la sicurezza nell’utilizzare tale riconoscimento biometrico è molto bassa. Talmente bassa che in rete si è scatenata una sorta di “corsa all’inganno”, provando a sbloccare lo smartphone con foto, video e persino parenti.
Sia The Verge che Lewis Hilsenteger (Unbox Therapy) sono stati in grado di ingannare la tecnologia di riconoscimento facciale di Galaxy S10 con un video riprodotto su un altro telefono. Nel caso di quest’ultimo, è esplicitamente su un dispositivo macchiato con impronte digitali e polvere a solo un paio di centimetri di distanza.
Dovevano esserci vari segnali indiretti – distanza di messa a fuoco, risoluzione sufficiente per vedere dettagli a livello di pixel, caratteristiche statiche sovrapposte – per indicare che non si trattava di una persona reale ma Galaxy S10 non ha prestato attenzione a tali dettagli.
Ma la cosa più strana è ciò che è successo a Jane Manchun Wong, quando il fratello possessore di un Galaxy S10 ha posto lo smartphone di fronte al suo viso e, magicamente, è stato sbloccato.
Apparently S10+ thinks we look the same
But we don’t…? pic.twitter.com/COAS9QJodK
— Jane Manchun Wong (@wongmjane) 9 marzo 2019
Insomma, seppur vi sia la presenza di un’opzione che permetta lo sblocco dello smartphone mediante il riconoscimento facciale, sulla nuova serie Galaxy S10 è decisamente più sicuro (e a nostro avviso anche più pratico) utilizzare il sensore di impronte digitali, capacitivo (su S10e) o ultrasonico (su S10 e S10+) che sia.
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