Dopo circa due settimane dall’arrivo dell’Asus Eee Pad Transformer in casa e dopo averlo studiato per bene, inizio a conoscere bene il device in questione. Ho deciso quindi di iniziare una sorta di rubrica riguardante gli aspetti ed i particolari del sistema operativo di cui è equipaggiato, ossia Honeycomb 3.1.
Prima di iniziare il tour nell’alveare di Honeycomb, mi sento di confermare in prima persona che al momento il Transformer è senz’altro uno dei prodotti più interessanti (anche nel rapporto qualità/prezzo) sul mercato, con caratteristiche hardware (e software) di gran spessore. Stiamo infatti parlando di processore dual-core Nvidia Tegra2 da 1ghz domato da Honeycomb 3.1.
In questo articolo tuttavia cercherò di focalizzare quella che è l’esperienza d’uso quotidiana della prima release di Android dedicata al mondo tablet ed inoltre il device è stato aggiornato da qualche giorno – in occasione del Computex – alla versione 3.1 ed è quindi il secondo tablet dopo lo Xoom a beneficiarne ufficialmente.
Iniziamo quindi il tour nel fantastico mondo di Honeycomb. [cit.]
Primo contatto: il Launcher
Come ci ha abituato Android fin dalle prime versioni, la fruizione dei contenuti e prima ancora delle app avviene attraverso i launcher che possono essere ufficiali o di terze parti. In questo articolo tratteremo solamente di quello preincluso in Honeycomb, che risulta particolarmente adattato ai 10.1″ del tablet.
L’homescreen che compare subito dopo l’unlock avete già potuto “ammirarla” in quanto è la prima immagine di questo articolo. Ovviamente in perfetto stile Android è tutto personalizzabile potenza? con inserimento di widget e shortcuts nei 5 desktop a disposizione. Ecco uno screenshot della schermata di inserimento dei contenuti sui desktop:
L’inserimento è davvero comodissimo in quanto trascinando un widget potrete posizionarlo sulla schermata preferita senza uscire dalla modalità “aggiungi”. Una feature molto comoda che non era presente nelle precedenti versioni dei Launcher Android ma che spero sarà introdotta anche per gli smartphone con il futuro Ice Cream Sandwich.
Ora invece diamo uno sguardo all’app drawer, il lanciatore di applicazioni, che dispone tutte le nostre app in una griglia 5×7 navigabile attraverso swipe orizzontale.
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Un’altra interessante feature è il ridimensionamento dei widget che vi permetterà di scegliere con facilità la grandezza in base alle vostre esigenze. Per fare ciò basta tener premuto su un widget compatibile come per riposizionarlo e rilasciare il widget nella stessa posizione. In questo modo accederemo alla modalità editor riguardante la grandezza.
In questo caso Google ha ripreso una feature che da tempo hanno già launcher alternativi come ADW Launcher (ex), Launcher Pro etc… Ed è stata senza dubbio una mossa gradita.
Concludiamo il primo articolo di questa rubrica con le considerazioni personali riguardo l’usabilità del launcher di default. Il launcher si comporta bene e non avremo bisogno di ricorrere ad alternative come spesso succede in campo smartphone, addio lag assurdi utilizzando live wallpaper (comunque un lievissimo calo di fps nelle transizioni lo avremo) e quindi fluidità ottima migliorata ulteriormente con l’aggiornamento al 3.1.
Per chi fosse interessato al wallpaper, lo trovate qui:
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