Attraverso un annuncio ufficiale, abbiamo scoperto che Google si è unita a 30 altre compagnie all’interno della Universal Stylus Initiative (USI in breve). L’obiettivo dell’organizzazione è promuovere uno standard che funzioni in maniera cross platform. A questo punto è scontato chiedersi se i prossimi smartphone Pixel saranno dotati di supporto alle stylus attive, un po’ come lo sono da sempre i modelli della linea Samsung Galaxy Note.
Gli standard che la USI vuole promuovere includono la comunicazione bidirezionale tra il dispositivo e la penna, la memorizzazione del colore dell’inchiostro e dei dati di pennellata, la misurazione inerziale a nove assi, i 4096 livelli di sensibilità alla pressione e altro.
Le specifiche USI 1.0 forniscono ai produttori di hardware indipendenti (IHV) e ai produttori di apparecchiature originali (OEM) per la prima volta un protocollo standard e non proprietario. Consente all’OEM, all’IHV e all’ecosistema software di sviluppare una nuova generazione di stylus attive che forniscano ai consumatori un’esperienza coerente, personalizzabile e interoperabile su marca, modello e fattore di forma.
Le specifiche USI 1.0 consentono inoltre nuovi utilizzi per le stylus attive, come ad esempio la possibilità di utilizzarne più di una, in contemporanea, sullo stesso dispositivo. Le specifiche USI possono essere implementate su un’ampia gamma di dispositivi abilitati al tocco, tra cui smartphone, tablet, piattaforme di elaborazione e di intrattenimento.
L’ingresso nell’organizzazione Usi ci suggerisce che anche il sistema operativo Fuchsia OS possa basarsi pesantemente sulle styles attive.
Staremo a vedere come evolverà la situazione, certi che l’obiettivo di Google non è tanto stupire nel breve periodo quanto nel lungo.