Presentato solo qualche settimana fa, Honor 9 è parso subito essere uno smartphone in grado di fare del rapporto qualità prezzo il suo cavallo di battaglia. E di fatto, per ciò che offre, sia in termini di hardware che di estetica, rappresenta veramente uno dei migliori smartphone di fascia alta nel rapporto qualità prezzo.
Dopo una decina di giorni di test, siamo pronti ad analizzarlo nel dettaglio e fornirvi le nostre impressioni d’uso.
Confezione di vendita un po’ particolare
Iniziando come sempre dall’unboxing, Honor 9 presenta una confezione di vendita atipica. Caratterizzata da un’apertura a carrello laterale, non è decisamente il massimo per comodità ed efficienza. A ogni modo, all’interno della scatola troviamo una chicca poco comune: una cover in plastica rigida trasparente.
Oltre a ciò, gli accessori presenti sono i classici accessori soliti di una confezione di vendita di uno smartphone: il caricabatteria da 5V 3A – 9V 2A, il cavo di ricarica e scambio dati USB Type-C – USB Type-A e una clip per estrarre il carrellino della SIM e della Micro SD (purtroppo niente cuffie auricolari).
Design non originale ma intrigante
Realizzato in una combinazione di metallo e vetro, l’estetica di Honor 9 riprende da vicino quella di Honor 8, apportando solo marginali modifiche. Questo aggiornamento minimo non lo troviamo una pecca, visto comunque che il precedente modello ha molto impressionato proprio per questa sua caratteristica.
Molto intrigante il retro a specchio che, quando è colpito dai raggi di luce, assume delle trame imprevedibili e di grande effetto (durante la presentazione è stata posta molta enfasi su questo aspetto). Noi abbiamo avuto a disposizione il modello grigio ma nella colorazione blu questi effetti sono ancora più marcati.
Non è presente un display con cornici ridotte al minimo come in altri top gamma del 2017. Ciò comunque ha permesso l’integrazione di un tasto centrale con sensore di impronte digitali, una posizione decisamente più comoda rispetto alla scocca posteriore scelta dalla concorrenza.
Bello, funzionale ma scivoloso
Uno dei pochi punti deboli dello smartphone è l’ergonomia: data la presenza del vetro sulla scocca posteriore e di una finitura 2,5D, Honor 9 è un po’ difficile da tenere in mano senza rischiare che scivoli.
A tal proposito, la cover in plastica rigida trasparente fornita in confezione aiuta tantissimo nell’aumentare il grip senza rovinare la bellezza della scocca.
Potrebbe sembrare una cosa da niente ma troviamo che il posizionamento del jack audio sulla parte inferiore sia positivo per l’ergonomia: prenderlo e riporlo in tasca con gli auricolari collegati, infatti, è un’operazione più semplice, soprattutto quando passeggiamo oppure corriamo.
Altro aspetto che ci è piaciuto molto è la presenza di tasti soft touch ai lati del tasto centrale che integra anche il sensore di impronte digitali. In questo modo, non viene ”rubato” spazio allo schermo grande appena 5,15 pollici. Per chi lo preferisse, il tasto centrale può essere impostato per un funzionamento a tutto tondo (un po’ come avviene sugli smartphone Meizu):
- Tap rapido equivalente al tasto back
- Tap prolungato equivalente al tasto home e che permette di tornar alla home page
- Swipe equivalente al tasto multitasking
Hardware e prestazioni ai massimi livelli
Esattamente come abbiamo riscontrato nella recensione di Honor 8 Pro, il SoC Kirin non offre le migliori prestazioni in assoluto (stando ai test benchmark) ma, essendo un chip realizzato in casa da Huawei in stretto contatto col team di sviluppo software, l’ottimizzazione che vi è in questo Honor 9 vale più di ogni primato nei benchmark.
Prima di proseguire, ecco la scheda tecnica completa:
- Dimensioni di 147,3 x 70,9 x 7,45 mm
- Display da 5,15 pollici LTPS IPS LCD con risoluzione Full HD
- SoC HiSilicon Kirin 960 con CPU octa core (4×2.4 GHz Cortex-A73 & 4×1.8 GHz Cortex-A53) e GPU Mali-G71 MP8
- 6 GB di RAM
- 64 GB di storage interno espandibile via microSD
- Doppia fotocamera posteriore da 12 Mpixel RGB e 20 Mpixel monocromatico con apertura f/2.2
- Fotocamera anteriore da 8 Mpixel con apertura f/2.0
- Batteria da 3200 mAh
- Sensore di impronte sulla scocca anteriore
- Connettività WiFi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band 2,4GHz/5GHz, Bluetooth 4.2, USB Type-C 2,0, GPS/Glonass/BDS, LTE con supporto alle bande 1, 3, 5, 7, 8, 20, 38, 40 e 41
- Sistema operativo Android 7.0 Nougat con EMUI 5.1
Ottima esperienza d’uso ma peccato per la dissipazione del calore
Relativamente all’esperienza d’uso, mai un impuntamento, un lag o una perdita di frame rate all’interno del launcher e dei giochi. Da questo punto di vista lo posizioniamo sicuramente nella top 3 del 2017. Giusto per la cronaca, però, ecco i risultati dei principali test benchmark a cui abbiamo sottoposto lo smartphone:
Questi risultati non fanno altro che confermare che la potenza senza il controllo non è niente (soprattutto se misurata coi benchmark) e che occorre anche un software ben sviluppato che riesca a trarre reale beneficio dell’hardware.
L’ottimizzazione hardware però non è come quella software. Infatti, lo smartphone non riesce a dissipare nel migliore dei modi il calore generato.
Honor 9 si surriscalda, soprattutto sui bordi della scocca posteriore, non appena si stressa un po’ la CPU o si utilizza la registrazione video in 4K. Lo troviamo un po’ un peccato perchè per il resto i difetti sono minimi.
Certo, c’è da dire che i nostri test sono avvenuti in piena estate siciliana, con temperature costantemente al di sopra dei 30 gradi (anche all’ombra).
Il display è tutta sostanza
Da questo punto di vista Honor 9 va dritto al sodo. L’unità da 5,15 pollici con tecnologia IPS e risoluzione Full HD fa il suo dovere, permettendo una buona visualizzazione dello spettro cromatico, anche ad elevate angolazioni.
Lo schermo di questo smartphone è quello che si definisce “tutta sostanza“. L’unica pecca che abbiamo trovato è una luminosità non particolarmente elevata da permettere una visione ottimale anche sotto la luce diretta del sole. Buona al contrario la luminosità minima, che non disturba affatto la vista.
Non mancano nelle impostazioni la possibilità di modificare la temperatura colore dello schermo e l’opzione “protezione occhi” per ridurre l’affaticamento della vista in stanze buie (imposta un filtro che elimina la luce blu).
La EMUI 5.1 si conferma una ROM molto solida
Quasi nessuna differenza rispetto alla EMUI 5.1 che abbiamo trovato su Honor 8 Pro, il software a bordo di Honor 9 è senza dubbio molto solido e completo in ogni suo punto.
Senza dimenticare poi che la fluidità e la reattività sono ai massimi livelli, segno di una grande ottimizzazione fra l’hardware (il SoC in particolare) e il software. Inoltre, essendo la EMUI 5.1 basata su Android 7.0 Nougat, è possibile usufruire di tutte le feature che esso porta con sé, come ad esempio il multi windows.
Presente un’opzione chiamata”app gemella” che permette di accedere, con un secondo profilo, alle applicazioni di Facebook e WhatsApp. Grazie a essa, è possibile gestire ad esempio il servizio di messaggistica sia per l’ambiente personale che per quello lavorativo.
Purtroppo vi è la presenza di molti bloatware, consistenti in giochi e applicazioni consigliate (comunque disinstallabili).
Comparto fotografico al top
Sfruttando il doppio sensore fotografico, lo smartphone è in grado di offrire delle prestazioni molto elevate. Questo lo si vede soprattutto in condizioni di luce piena, mentre quando cala la sera qualche problema rimane.
Questa prima serie di foto è stata scattata in maniera automatica e in condizioni di luce favorevoli. Come potete vedere, combinando le informazioni dei due sensori fotografici è possibile catturare una grande quantità di dettagli così come dei colori molto naturali.
Per le macro non servirebbe neanche parlarne, visto che quasi tutti gli smartphone da un paio di anni a questa parte restituiscono risultati di ottimo livello.
Sfruttando la modalità “apertura ampia“, ovvero con l’utilizzo contemporaneo di entrambe le fotocamere, è possibile selezionare la messa a fuoco anche in fase di post scatto. In questo modo è possibile agire a proprio piacimento su cosa mettere a fuoco.
Rispetto a Honor 8 Pro, non troviamo particolari differenze in questa modalità anche se le specifiche tecniche delle fotocamere sono un po’ differenti.
Quando scende la sera, sia l’hardware (il sistema di messa a fuoco ibrido e l’apertura) che il software fotografico non riescono a compensare molto bene l’assenza di luce, restituendo dei risultati sufficienti anche se non ai livelli di LG G6 (qui la nostra recensione) o Samsung Galaxy S8. Il flash mitiga un po’ questi difetti ma solo con soggetti molto ravvicinati.
Interfaccia fotografica
Esattamente come le altre sezioni dell’interfaccia grafica, la EMUI 5.1 di Honor 9 è praticamente identica a quella di Honor 8 Pro. Anche le varie modalità di scatto lo sono. Per tale ragione, vi invitiamo a visionare la nostra recensione di Honor 8 Pro per meglio approfondire il discorso sulla UI fotografica e sulle varie impostazioni ed effetti presenti.
Connettività senza sbavature
Non ci soffermiamo molto su questo aspetto in quanto c’è veramente poco da dire. Il chip GPS con supporto GLONASS presente su Honor 9 fa molto bene il proprio lavoro, con un fix dei satelliti praticamente istantaneo anche in luoghi al chiuso.
Lo stesso discorso è valido per la ricezione telefonica, del WiFi e della rete mobile, le quali non hanno mai creato alcun problema.
Grazie poi alle funzionalità Miracast, è possibile trasmettere l’interfaccia del display a una TV o a un PC Windows 10 con lag ridotti al minimo (funziona anche con Chromecast).
Autonomia e tempi di ricarica
Dotato di una batteria da 3000 mAh, l’estrema ottimizzazione e la risoluzione”contenuta” del display tenderebbero a far credere che l’autonomia sia un punto di forza ma purtroppo non lo è.
Attraverso il nostro uso stress (gaming, streaming online, e-mail, attività fisica con tracciamento GPS, browsing e messaggistica), siamo riusciti ad arrivare a sera con appena qualche punto percentuale di batteria (giornate iniziate sempre alle 07.00 e attivazione del risparmio energetico al 10%). È probabile che il discorso del surriscaldamento sia parte della causa di un’autonomia non sufficiente.
Fortunatamente Huawei ha implementato un sistema di ricarica rapida che permette di portare lo smartphone da 0 a 100% in 2 ore e 30 minuti.
Particolarmente interessante un’opzione del risparmio energetico che permette di ridurre la risoluzione del display al fine di prolungare, seppur solo di qualche ora, la durata della batteria (cosa non presente in Honor 8 Pro). Purtroppo non viene espressa la risoluzione a cui viene scalato lo schermo ma probabilmente è 1280 x 720 pixel.
Prezzo e disponibilità di Honor 9
Come detto in precedenza, Honor 9 è uno dei migliori smartphone nel rapporto qualità prezzo. Lo si può infatti trovare a 449,99 euro su vMall.eu. Inoltre, nel caso possedeste un altro smartphone del brand Honor, potreste usufruire di un rimborso di 50 euro.
Considerando che il prezzo è leggermente inferiore su Amazon Italia, il nostro consiglio è quello di affidarsi al gigante dell’e-commerce per via dell’ottimo servizio di post assistenza a cui ci ha abituato in questi anni.
Conclusioni
Honor 9 è uno smartphone che ci ha sorpreso in positivo nella maggior parte degli aspetti ma che, come qualsiasi altro modello, non è perfetto.
Dal momento che il concorrente più vicino per caratteristiche e posizionamento sul mercato è OnePlus 5, il quale ha un prezzo ben superiore, crediamo che Honor abbia nuovamente creato uno dei migliori smartphone nel rapporto qualità prezzo.
Pro
- Comparto fotografico
- Ottimizzazione software
- Prezzo
- Connettività completa
Contro
- Autonomia
- Ergonomia (senza cover)
- Surriscaldamento