Nonostante Google sia un’azienda principalmente conosciuta per le sue capacità software, sono ormai diversi anni che, attraverso la propria divisione Google X e Google ATAP, sforna prototipi hardware di nuove tecnologie. I più famosi senza dubbio sono i prototipi dei Google Glass, occhiali smart che hanno anticipato il futuro di qualche anno. A proposito dei Google Glass, nelle scorse ore abbiamo scoperto che essi sarebbero stati la base di partenza per sviluppare il software fotografico dei Google Pixel.
I Google Pixel condividono il miglior hardware ed il miglior software fotografico
Considerati attualmente i migliori smartphone nel campo fotografico, i Google Pixel equipaggiano un sensore posteriore Sony IMX378 da 12 Mpixel ed uno anteriore Samsung S5K4H8/Omnivision OV8856 da 8 Mpixel. A fare la differenza con la concorrenza però è il software di elaborazione fotografica, grazie al quale si ottengono fotografie di ottima qualità in ogni condizione di luminosità ma soprattutto video super stabili utilizzando solo l’EIS (stabilità elettronica attraverso degli algoritmi).
Relativamente al software fotografico, i Google Glass sarebbero dovuti arrivare sul mercato come un visore per la realtà aumentata in grado di riconoscere gli oggetti che ci circondano semplicemente inquadrandoli e facendoli analizzare dal processore d’immagine.
Il lavoro di sviluppo del software non è stato sprecato
La difficoltà però di riuscire a trovare (ai tempi) un sensore fotografico molto prestante ma dalle dimensioni contenute non ha fatto decollare il progetto che, pian piano è finito del dimenticatoio. Fortunatamente il lavoro degli sviluppatori di Google non è andato perso, anzi è stato sfruttato facendo sì che i primi smartphone realizzati internamente fossero i migliori per quanto riguarda la qualità fotografica.