Considerando la quantità di dati che ormai riversiamo sul web quotidianamente, mantenere al sicuro e privati quelli più sensibili è fondamentale. Sempre più servizi stanno implementando dei sistemi di crittografia molto avanzati (identificabili sul web attraverso il protocollo HTPPS) per permettere agli utenti di non rivelare mai i loro dati sensibili. Stando però a quanto dichiarato da Google, non vi è coesione fra tutti i servizi nell’adottare un sistema comune di crittografia.
Al fine di unificare i sistemi e cercare quindi di “semplificare la vita” agli utenti, il colosso di Mountain View ha lanciato una nuova iniziativa chiamata “Key Transparency“. Fra gli obiettivi principali di quest’iniziativa troviamo:
Uno dei nostri obiettivi con la Key Transparency è stato quello di semplificare questo processo e creare un’infrastruttura che lo rende utilizzabile da non esperti. Il rapporto tra gli utenti online e le chiavi pubbliche dovrebbe essere automaticamente verificabile e controllabile pubblicamente. Gli utenti dovrebbero essere in grado di vedere tutte le chiavi che sono state attaccate in un determinato account, rendendo così ogni tentativo di manomettere il record pubblicamente visibile.
Il tutto ovviamente è stato reso libero ed accessibile da chi vuole implementare nei propri servizi web questo genere di chiave di sicurezza. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare il sito web KeyTransparency.org.