Nonostante Facebook abbia voluto fin dai primi tempi dopo l’acquisizione che la sicurezza su WhatsApp fosse ai massimi livelli, il cui culmine è stato toccato con l’introduzione del servizio di crittografia E2E, sembra che alcuni hacker siano riusciti a sfruttare il popolare servizio di messaggistica istantanea per rubare credenziali personali, password e persino dati bancari agli utenti.
Il tutto sembra che sia stato possibile grazie a due tipologie di virus, la cui origine ci porta in India (sebbene pure molti hacker occidentali abbiano preso spunto da questa tattica). Purtroppo non è ancora dato sapere quale sistema operativo sia stato colpito ma, considerando che in India la maggioranza delle persone possiede uno smartphone Android, è probabile che sia la versione del robottino verde quella presa di mira.
Paradossalmente, il nome dei virus è lo stesso di due agenzie governative indiane (non dovrebbe comunque esserci nessuna relazione), ovvero NDA (National Defense Academy) e NIA (National Investigation Agency).
Purtroppo l’unica soluzione che siamo in grado di fornirvi oggi è la prudenza. Quando ricevete messaggi o file dal nome sospetto da persone che non conoscete non cercate di aprirli. Anzi, cancellate direttamente la conversazione e bloccate il mittente.
Sicuramente torneremo sull’argomento non appena avremo più informazioni sulla vicenda.