Trattandosi di un “luogo” estremamente vasto a cui chiunque può avere accesso, il web è in grado di offrire diversi tipi di esperienze agli utenti. In particolare, questi ultimi devono stare attenti alla veridicità dei contenuti che consumano. A tal proposito, vi ricordiamo il tool messo a disposizione da Facebook per la segnalazione delle notizie fasulle. A proposito di Facebook, dopo aver dichiarato guerra alle news fasulle, il colosso informatico ha dichiarato guerra anche ai video che infrangono il copyright.
Come sicuramente saprete, YouTube ha una politica piuttosto severa circa il caricamento di video sulla propria piattaforma i cui diritti di autore appartengono a qualcun altro. Facebook sta lavorando allo sviluppo di un “copyright identification system” simile a quello di YouTube.
Sembra che a richiedere questa misura siano state le case discografiche che, vedendo spopolare in rete canzoni sotto il proprio portfolio mascherate da video con immagini personalizzate, chiaramente vedono calare i proprio introiti. Considerando che YouTube lo scorso mese ha annunciato il pagamento di 1 miliardo di dollari alle case discografiche relativamente al 2015 e derivanti dalle pubblicità presenti nei video musicali, è evidente che il giro di affari ha un valore estremamente elevato.
Al momento comunque sono stati fatti solo i primi passi verso l’integrazione del “copyright identification system” su Facebook. Probabilmente passerà tutto il 2017 per vedere applicato qualcosa di concreto.