Una delle più grandi rivoluzioni in campo tecnologico degli ultimi anni è rappresentata dallo sviluppo di reti neurali artificiali sempre più complesse. Esse permettono agli sviluppatori di realizzare applicazioni che vanno oltre il normale processo computazionale della CPU. Un chiaro esempio lo si ha con Google Foto in cui, grazie ad una rete neurale artificiale presente nei server di Google, è possibile far analizzare la fotografia per catalogarla in differenti categorie in maniera automatica (in USA funziona anche con i volti). Tutto ciò però ha un limite: richiede una connessione ad internet per gli utenti, visto che il calcolo e l’analisi dei dati avviene nei server dell’azienda.
Qualcomm crede fortemente che sia possibile sfruttare la potenza dei moderni SoC mobile al fine di trasformarli in vere e proprie reti neurali artificiali. Per questo motivo, ha di recente annunciato un primo SDK pubblico dedicato al Qualcomm Snapdragon 820. Gli sviluppatori interessati potranno trarre beneficio da questo SDK e dalla potenza del Qualcomm Snapdragon 820 per sviluppare delle app di nuova generazione che sfruttino una rete neurale locale.
I vantaggi ovviamente sono tantissimi, a partire dalla non obbligatorietà di essere connessi ad internet. Inoltre, operando in locale, tutti i processi saranno svolti in maniera più veloce. Purtroppo l’SDK non è al momento disponibile ma lo sarà nel corso della seconda metà del 2016.