Allo scopo di scongiurare alcun tipo di problema di surriscaldamento, Samsung ha deciso di equipaggiare i suoi nuovi smartphone top di gamma con un sistema di raffreddamento a liquido. Il principale motivo a nostro avviso è relativo all’adozione, in alcuni modelli, del SoC Qualcomm Snapdragon 820. Considerando che la generazione precedente di SoC Qualcomm è stata una delle peggiori per quanto riguarda il surriscaldamento (e ciò ha spinto Samsung ad equipaggiare solamente il proprio SoC Exynos nei Galaxy S6), il colosso coreano ha voluto evitare ogni minimo problema.
L’adozione di un sistema di raffreddamento a liquido non è mai stata presa in considerazione in passato su smartphone importanti per via dell’elevato costo di produzione (ogni modello di smartphone necessita di un dissipatore differente). Stando però a quanto riportato da DigiTimes, per via del grande numero di Galaxy S7 attesi sul mercato e quindi delle produzioni di massa di questi “scambiatori di calore”, nel prossimo futuro più produttori potrebbero decidere di adottare uno.
Se l’adozione di questi sistemi al posto della sola lastra di metallo con il quale il calore viene dissipato in questo momento permetterà di avere smartphone più “freschi” con possibilità di spingere in alto il clock delle CPU e delle GPU, ben venga nei futuri top di gamma.